L'omicidio di un boss | La verità dopo 15 anni - Live Sicilia

L’omicidio di un boss | La verità dopo 15 anni

Niscemi. Ecco gli arrestati
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Dopo 15 anni di indagini, polizia e magistratura hanno fatto piena luce sull’omicidio di Alfredo Campisi, boss emergente di Niscemi, ucciso, mentre era alla guida della sua automobile il 6 novembre del 1996, in un agguato tesogli da un commando della famiglia gelese degli Emmanuello, affiliata al clan Madonia di Cosa Nostra. Sei ordini di custodia cautelare in carcere e cinque avvisi di garanzia, emessi dal gip di Catania, Daniela Monaco Crea, su richiesta della Dda etnea, sono stati eseguiti, nel corso della notte, a Niscemi, dagli uomini della squadra mobile di Caltanissetta e del locale commissariato di polizia, nell’ambito di un’operazione denominata ”Para Bellum”.

Identificati esecutori e mandanti sia del delitto Campisi che del tentato omicidio del suo luogotenente Giuliano Chiavetta, che viaggiava con lui al momento dell’agguato, avvenuto sulla Niscemi-Vittoria, in territorio di Acate. Ricostruiti inoltre i due precedenti agguati tesi alla stessa vittima, colpevole di avere messo in piedi una organizzazione di giovani criminali, feroci e senza scrupoli, capaci di contrastare la forza egemone degli Emmanuello, all’interno di Cosa Nostra.

Gli arrestati
I sei arrestati dalla polizia a Niscemi, ritenuti responsabili dell’omicidio di Alfredo campisi, avvenuto 15 anni fa, sono Alessandro Emmanuello, 43 anni, attualmente detenuto a Viterbo in regime di 41 bis; Giuseppe Amedeo Arcerito, detto “u dutturi”, 58 anni; Francesco Amato, detto “Ciccio Pistola”, 43 anni; Sebastiano Montalto,detto “Iano l’Americano”, 42 anni, detenuto ad Agusta; Rosario Lombardo, detto “Saro Cavallu”, 50 anni, in carcere a Catania. Attualmente è irreperibile Salvatore Di Pasquale, detto “Turi Bord”, 44 anni, di Niscemi. Gli altri indagati in stato di libertà sono Emanuele Greco, inteso “Nele a Bestia”, 37 anni, in atto detenuto a Milano. E poi, i collaboratori di giustizia Massimo Carmelo Billizzi, 36 anni; Fortunato Ferracane, 39 anni; Nunzio Licata, 35 anni; Emanuele Celona, inteso “Daniele”, 38 anni.


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