Daccò, i soldi e gli "amici siciliani" - Live Sicilia

Daccò, i soldi e gli “amici siciliani”

Lo scandalo della Fondazione Maugeri. Un uomo d'affari coinvolto. E spuntano pure i suoi presunti “referenti siciliani”. Pierangelo Daccò parla dei suoi referenti politici. In Sicilia sarebbero stati Miccichè, Cuffaro, Fallica, Cammarata e Cittadini. Piovono le smentite.
La fondazione Maugeri
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Lo scandalo della Fondazione Maugeri. Un uomo d’affari coinvolto. E spuntano pure i suoi presunti “referenti siciliani”. Una breve cronistoria. Il 13 aprile scorso, Pierangelo Daccò, già in carcere a San Vittore nell’ambito dell’inchiesta sul crac finanziario del San Raffaele, viene raggiunto da un secondo ordine d’arresto, questa volta per un giro di fondi neri e consulenze fittizie per 56 milioni legato alla Fondazione “Salvatore Maugeri”, colosso ospedaliero di Pavia. E ci sarebbero pure – come scrive il Corriere della sera oggi – gli aspetti siciliani della vicenda.

Quanti sono i soldi ricevuti dalla Fondazione? Una marea. “Neppure Pierangelo Daccò – scrive il Corriere – sa bene quanti soldi abbia ricevuto dalla Fondazione Maugeri soltanto per essere “insistente” e persino un po’ “invadente” nei “meandri della Regione” Lombardia “dove – dichiara – mi conoscono tutti o almeno tutti sanno chi sono”:  dopo l’arresto del 13 aprile – risponde in carcere ai magistrati che lo interrogano il 17 aprile – “leggo 56 milioni di euro” ma “non posso dire “è vero” o “non è vero”… Forse qualcosa di più, forse 60, non lo so, 70 penso, più o meno”.

Poi c’è la questione dei referenti. Dice Daccò agli inquirenti: “I miei riferimenti sono sempre stati il direttore generale” (che oggi è Lucchina), “l’assessore” (che oggi è il leghista Bresciani), “un tecnico di riferimento che negli ultimi anni è il dottor Merlino, braccio destro di Lucchina”. Ma averli come contatti significa tutto e niente, e lo stesso vale per i “referenti politici importanti a Roma” (“il senatore Pdl Comincioli, purtroppo andato in cielo anche lui”) e per gli “amici” che Daccò cita in rapporto agli affari di interesse della Maugeri in Sicilia: “Miccichè, Cuffaro, Pippo Fallica, Cammarata, Cittadini”.

La smentita di Miccichè e Fallica è stata fulminea: “Non neghiamo la conoscenza di Pierangelo Daccò, tuttavia smentiamo categoricamente di averci mai fatto ‘affari'”.


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