Precari, approvata la proroga | Caos sulla spesa sanitaria - Live Sicilia

Precari, approvata la proroga | Caos sulla spesa sanitaria

La Finanziaria in Aula. Leontini attacca
di
3 min di lettura

È iniziata stamattina la discussione sulla Finanziaria regionale. Una discussione nata tra le polemiche, dovute ad alcuni emendamenti del governo fortemente criticati dall’opposizione, perché non concordati in commissione. Così, in mattinata, l’Aula è riuscita ad approvare soltanto gli articoli 3, 4 e 5. Un articolo fondamentale, quest’ultimo, visto che prevede la proroga per i contratti dei “precari storici della Regione”. Si tratta, per intenderci, di quei lavoratori che dovevano, inizialmente, essere compresi nel processo di stabilizzazione previsto da un ddl del governo. Tra questi, i dipendenti della Protezione civile, dell’Arra, dell’assessorato territorio e ambiente, i dipendenti dei consorzi di bonifica. Ma quel disegno di legge, a cavallo di Natale, è stato in parte bocciato dal Commissario dello Stato. Anche negli articoli che prevedevano la stabilizzazione dei precari.

Così, alla Regione, che aveva inizialmente prorogato quei contratti per la durata dell’esercizio provvisorio, non è rimasto che prolungarli ulteriormente, fino al 31 dicembre di quest’anno. E la proroga è stata approvata proprio stamattina. Nel bilancio, per coprire questa spesa, la Regione ha previsto uno stanziamento di oltre 23 milioni di euro.

Un emendamento del governo ha reintrodotto, nel testo dell’articolo 5, categorie di precari inizialmente “dimenticate”, tra cui quelle del personale addetto al piano di assetto idrogeologico.

Le proroghe, però, nell’idea dell’esecutivo, rappresentano solo uno “step” intermedio “nelle more della definizione dei processi di stabilizzazione”, e sono necessarie a “non interrompere le attività connesse ai compiti straordinari in materia di protezione civile, ambientale, e del territorio”.

L’articolo 4, invece, è quello riguardante il “fondo destinato alle autonomie locali”, e le “riserve agli enti locali”. Grandi polemiche in Aula, invece, ha suscitato la discussione dell’articolo 3, riguardante la spesa sanitaria. Il capogruppo del Pdl Leontini (nella foto), infatti, ha sferrato un attacco al governo, reo, secondo il deputato, “di avere disatteso gli accordi presi in commissione Bilancio. Accordi – affonda Leontini – che avevano stabilito nella quota del 44% la compartecipazione della Regione siciliana alla spesa sanitaria”. Un emendamento del governo, invece, aveva previsto la quota del 49,11% a decorrere dal 2012, nelle more dell’esito del ricorso di un ricorso alla Corte Costituzionale. “È la prima volta – ha attaccato anche Fabio Mancuso – che viene prevista una norma finanziaria sub iudice”. “Hanno previsto un finanziamento – ha proseguito Leontini – attraverso un accantonamento negativo. Non si può fare un bilancio in questo modo. E poi, gli accordi parlavano del 44%, oggi il governo ci fa sapere di nuovi accordi con lo Stato attraverso un emendamento”.

E critiche sulla formulazione di quello stesso emendamento, sono arrivate anche dal capogruppo del Pd Antonello Cracolici: “Invito il governo a modificare il testo, precisando che la quota del 49,11% è prevista esclusivamente per il 2012 e non a decorrere da quell’anno. Altrimenti che senso ha attendere l’esito della Consulta? Ci siamo arresi prima di combattere?”. Alla fine l’articolo è stato approvato con la nuova formulazione suggerita da Cracolici. La quota di compartecipazione rimane quella del 49,11%. Parte della quale verrà temporaneamente coperta dai Fas.

Per il momento, l’Aula si ferma qui. Adesso i lavori si spostano in Commissione bilancio, dove si dovrà riuscire a compattare in uno o più maxi emendamenti, le 780 proposte di modifiche giunte dai deputati. L’appuntamento a Sala d’Ercole è fissato per domani alle 10.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI