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E il Pd non ci vuole credere…

Palermo 2012
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“Non ci posso credere, non ci posso credere…”. Le parole di un sostenitore di Rita Borsellino, stancamente seduto su una poltrona alla sede del Pd di via Bentivegna, sono la cartina tornasole del clima che si respira nel quartier generale di Giuseppe Lupo. Un misto di scoramento e sconforto che si trasforma rapidamente in rabbia contro i presunti brogli, a favore di Fabrizio Ferrandelli, e soprattutto contro il nemico interno, ovvero la candidatura di Antonella Monastra.

Sono le due di notte. La notizia della vittoria dell’ex capogruppo di Idv è giunta come un fulmine a ciel sereno, al fotofinish: 9942 i voti raccolti da Ferrandelli, che stacca la Borsellino a quota 9794, con Faraone a 7968 e la Monastra a 1707. Cifre non ancora ufficiali, perché il comitato ha finora ufficializzato i dati di appena 14 gazebo su 31, con due di questi nell’occhio del ciclone per presunti brogli. A Mondello il numero delle firme non corrisponde ai votanti, lo scarto è di una cinquantina di schede, mentre altre contestazioni si prevedono a Borgo Molara: qui si tratta di appena una decina.

Ma tanto basta per far chiudere Lupo in un silenzio di ferro. Il segretario rimane chiuso nelle sue stanze, lo si intravede solo di sfuggita. Aspetta il riconteggio. Ma non è il solo muso lungo che si vede in via Bentivegna. Sono tanti ad essere scontenti, ma soprattutto a chiedersi cosa si è sbagliato e dove. “Vorrei che qualcuno mi spiegasse la candidatura della Monastra – dice uno degli scrutatori che attende di consegnare le schede e i soldi, frutto di una giornata passata al gazebo – ci ha fatto perdere, ci ha levato i voti che servivano a vincere queste primarie. Eravamo una corazzata potente, ci siamo rivelata un’armata Brancaleone”.

Ma la rabbia monta quando si parla dei presunti brogli. “Ho visto con i miei occhi sostenitori di Ferrandelli distribuire soldi – urla un componente del gazebo di piazza Indipendenza – e mi hanno anche aggredito quando ho provato a dirgli qualcosa”.Una versione che qualcuno conferma e nessuno smentisce, visto che i sostenitori del vincitore sono tutti a festeggiare. “E’ successo qualcosa di strano, qualcosa non mi convince”, sentenzia un altro con le lacrime agli occhi”.

E tra chi urla e si lamenta per l’attesa, in attesa di consegnare il materiale elettorale, c’è anche chi trova il lato positivo delle cose. “Domani si candida Orlando, meno male. Almeno saprò chi votare…”.


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