Gesip, esplode la protesta| "Scoppierà la guerra" - Live Sicilia

Gesip, esplode la protesta| “Scoppierà la guerra”

La bomba Gesip sta nuovamente per scoppiare. Scade il 31 marzo il contratto di servizio tra il comune di Palermo e la società che conta circa 1900 lavoratori. Sono infatti terminati i 45 milioni giunti alla fine di luglio dello scorso anno nelle casse comunali dalla Protezione civile, che avevano permesso all’azienda di proseguire le sue attività. E alcuni dipendenti già avvertono: “Succederà una guerra”.

È iniziato questa mattina il presidio permanente davanti alla Prefettura. I lavoratori attendono un incontro con Umberto Postiglione, dopo i “no” che il commissario del comune Luisa Latella ha ricevuto a Roma alla richiesta di ulteriori finanziamenti per salvare le municipalizzate.

“Come sono venuti questi soldi se ne sono andati, e non è stata pagata solo la Gesip”, accusa Piero Lo Cicero della Filcams Cgil. Nessuna voce in bilancio è prevista per finanziare la municipalizzata, “i 53 milioni che il comune aveva stanziato per noi nel 2012 non ci sono. Ma non possiamo ripetere le stesse storie di rinnovi avuti negli scorsi anni, anche di solo 4 o 5 giorni. Cose che succedono solo in Sicilia nella più totale illegalità. Vogliamo stabilità, noi facciamo servizi per Palermo. Se chiude la Gesip – conclude Lo Cicero – chiude Palermo”.

I lavoratori, in presidio davanti a villa Whitaker, chiedono un incontro con il prefetto, il commissario Latella e il presidente della Regione: “Chiamiamo in causa anche Palazzo d’Orleans – dice Charlie Biondodillo della Filcams Cgil – perché è arrivato il momento che ognuno si assuma le sue responsabilità”. Ma le organizzazioni sindacali chiedono anche che la questione Gesip venga trattata nella capitale: “Già la primavera scorsa – dice Vincenzo Caruana della Cgil – era stato aperto un tavolo a Roma ma con il vecchio governo. Chiediamo che venga riaperto, come categoria sindacale, ma anche a livello confederale per coinvolgere tutte le istituzioni”.

Per tutto il mese di marzo la Gesip ha annunciato mobilitazioni: l’otto marzo, nel giorno in cui il commissario Latella convocherà a palazzo delle Aquile Massimo Primavera, il liquidatore della municipalizzata, i lavoratori hanno indetto un sit-in in piazza Pretoria; chiederanno poi un confronto il 12, 13 e 14 marzo ai candidati a sindaco. Infine, per il 15 marzo è stata fissata una giornata di sciopero generale. “Poi – annuncia Lo Cicero – organizzeremo altre iniziative più forti”.

Non tutti i lavoratori appoggiano la “linea dura” che molti dei dipendenti avevano abbracciato nei mesi scorsi: “Spero che si riesca a trovare un soluzione senza giungere a questi sistemi che non condivido”, spiega Caruana. Ma altri già annunciano: “Ci armiamo tutti – ha detto Giovanni Di Buffa del sindacato Usb – succederà una guerra, come è successo l’anno scorso”.


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