"Costa ricucirà i moderati | Lombardo con Ferrandelli" - Live Sicilia

“Costa ricucirà i moderati | Lombardo con Ferrandelli”

Palermo 2012. Intervista a D'Alia
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Gianpiero D’Alia non si rassegna. E parla ancora di alleanze di salute pubblica per Palermo. Malgrado gli strali di Mpa e Fli che hanno alzato un muro di fronte all’ipotesi di aperture al Pdl, il leader dell’Udc non considera la partita chiusa. Invita i finiani a più miti consigli e lancia la frecciata a Raffaele Lombardo, col quale i rapporti sono notoriamente ai minimi storici, con un pronostico al veleno: “Se alle primarie del Pd vincerà Ferrandelli, il governatore cambierà candidato”. L’Udc sta con Costa, “un giovane in gamba che afferma il tema del rinnovamento generazionale in politica”, lo sosterrà fino in fondo, ma spera ancora che attorno al suo nome possa convergere una maggioranza “fuori dagli schieramenti” per affrontare l’emergenza finanziaria del Comune. Emergenza che richiederebbe un patto pre-elettorale tra tutti i candidati, con uno spirito “montiano”.

Senatore D’Alia, è ancora convinto della sua proposta di partenza, quella di un’alleanza di salute pubblica per Palermo?
“Non servono coalizioni di vecchio conio di fronte al rischio di dissesto finanziario del Comune. Bisogna aprirsi a tutti i contributi per avere un sostegno ampio che consenta di adottare misure impopolari”.

Costa oggi ha detto che l’allargamento al Pdl è faccenda che compete ai segretari di partito. Lei lo vedrebbe bene?
“Il problema è un po’ più complesso. Dobbiamo chiederci: qual è il modello di governo per questa città? C’è bisogno di una giunta di salute pubblica per affrontare il dissesto finanziario del Comune. Su questo dobbiamo discutere tutti, a sinistra e a destra, senza alcuna preclusione. Chiudere a priori la discussione è un modo sbagliato di affrontare il problema. L’errore per prima lo ha commesso la Borsellino, che si è chiusa a riccio all’interno di uno schema di centrosinistra che ha già fallito nel 2006. Noi come Terzo polo non dobbiamo fare lo stesso errore. Bisogna lavorare per costruire il più ampio consenso”.

Non mi pare che i suoi amici del Terzo polo siano d’accordo, almeno a leggere le dichiarazioni di questi giorni…
“Non condivido alcuni accenti polemici di esponenti del Terzo polo che credono che la loro esperienza politica cominci e finisca con una crociata contro il Pdl. Lombardo persegue un disegno politico diverso che non è in linea con il Terzo polo. Lui sta aspettando di capire come finiscono le primarie del centrosinistra e se vincerà Ferrandelli penso che Lombardo vorrà sostenerlo per rinsaldare l’asse con Lumia e Cracolici. E quindi il Terzo polo nazionale deve tenere una posizione mite e saggia ed essere il nuovo punto di riferimento per tutti i moderati perché con la politica delle esclusioni si hanno esiti fallimentari”.

In parole povere, dialogo con il Pdl…
“Dal nostro punto di vista la candidatura di Costa può ricucire un’area moderata della città in un progetto inclusivo”.

Se invece questa ricucitura non ci sarà, l’Udc sosterrà comunque Costa, investito direttamente da Casini?
“Ci mancherebbe. La politica è l’arte delle cose possibili. Noi abbiamo un patto vicio con Costa, che sposa il programma dell’Udc. Un patto che va condiviso con la città al di là dei vecchi schieramenti politici”.

Rutelli un paio di giorni fa si chiedeva se non fosse meglio dichiarare il dissesto finanziario prima del voto. Che ne pensa?
“Il commissario sta facendo un lavoro di accertamento. E dalle notizie che abbiamo, la situazione ci sembra tra le più infelici. Se ci deve essere la dichiarazione di dissesto finanziario meglio ora che dopo le elezioni. Potrebbe spingere le forze politiche a chiudere un patto davanti ai cittadini, sul modello Monti. Anzi, io auspicherei comunque un patto pre-elettorale tra i candidati per una politica di risanamento della città”.


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