Ecco perché non c'era - Live Sicilia

Ecco perché non c’era

Lombardo e Napolitano
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Perché Raffaele Lombardo non ha accolto ieri il Presidente della Repubblica in visita a Palermo? Si sono adombrate tante ipotesi, compresa l’idea di una riluttanza del Quirinale all’incontro col governatore sotto inchiesta per le note vicende. Tutto può essere, nel campo delle ipotesi. Livesicilia pensa di avere in mano la traccia giusta. Una storia che ha avuto i debiti riscontri su cui saremmo tentati di mettere la mano sul fuoco, anche se non si sa mai.

Raffaele Lombardo non ha accolto Napolitano per motivi strettamente familiari. E personali. In giornata, a Palermo, ha incontrato parenti in arrivo da una terra assai lontana (forse la Germania). Era un appuntamento stabilito da tempo cui Lombardo non avrebbe rinunciato per nulla al mondo. In serata, il presidente della Regione si è recato a Grammichele per festeggiare l’onomastico della mamma. Evento che ha fatto il paio con un altro appuntamento irrinunciabile: in questi giorni, nel paese che ha dato i natali al governatore, si svolge infatti la Sagra della Salsiccia, kermesse (in gran parte finanziata dalla Regione) che quest’anno ha ospitato anche un festival canoro condotto dal volto Sky Raffaella Cesaroni. Lombardo non si è fatto vedere tra gli stand gastronomici ma ha partecipato alla messa al santuario di S. Maria del Piano celebrata da monsignor Calogero Peri. Un tuffo nel passato che ha ritemprato il presidente.

La cui assenza agli eventi organizzati in onore di Napolitano è stata determinata anche da altro, motivi di ritrosia personale. Pare infatti che Lombardo proprio non sopporti uno dei politici che hanno assistito alla cerimonia con Napolitano all’Ars. Vecchie ruggini che affondano le radici a qualche decennio fa. Noi sappiamo chi è l’uomo che Lombardo non sopporta, ma non ve lo diciamo. Indovina indovinello…

Ps. A prescindere da illazioni e supposizioni, vorremmo che il presidente Lombardo spiegasse il motivo della sua assenza, con chiarezza. Se veramente c’è stata una causa seria e improrogabile, non c’è nulla di male. Anzi, sarebbe perfino comprensibile. Ma la circostanza dovrebbe essere resa pubblica, con la discrezione dovuta.

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