"Non si sputa sullo Stato" - Live Sicilia

“Non si sputa sullo Stato”

Antiracket in subbuglio, parla Colajanni
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“Sono stata abbandonata da Addio Pizzo e Libero futuro per ragioni politiche”. Questa è l’accusa lanciata da Valeria Grasso, imprenditrice palermitana che denunciò alcuni esponenti del clan Madonia che taglieggiavano la sua palestra. Nel dicembre scorso la donna, insieme all’imprenditore agrigentino Ignazio Cutrò, si incatenò di fronte al ministero degli Interni per chiedere maggiore protezione.

Nella sua battaglia Valeria Grasso ha ricevuto l’appoggio dell’eurodeputata dell’Italia dei valori Sonia Alfano. Secondo l’imprenditrice palermitana sarebbe questo il motivo per cui le due associazioni anti racket le avrebbero voltato le spalle. Livesicilia ha chiesto spiegazioni al presidente di Libero futuro Enrico Colajanni che, secondo quanto afferma Grasso, sarebbe il suo principale detrattore.

Queste accuse gettano un’ombra su Addio pizzo e Libero futuro. Nella lotta alla mafia non dovrebbero esserci fazioni, però – stando alle dichiarazioni della Grasso – sembra che la politica abbia un peso.
“La storia è ben diversa da quella che racconta la signora Grasso. Qui non c’entra assolutamente niente la politica, ognuno è libero di appoggiare chi crede e di chiedere aiuto a qualsiasi politico, perché né Addio Pizzo né Libero futuro si occupano di politica”.

E allora quale sarebbe la motivazione?
“Quello che ci ha portati alla decisione di distaccarci dall’imprenditrice sono state le affermazioni che ha rilasciato qualche mese fa quando si è incatenata di fronte al ministero dell’Interno insieme ad un altro imprenditore, Ignazio Cutrò. In quell’occasione dichiarò che lo Stato non aiuta le vittime della mafia. Ecco, questa è una posizione inconciliabile con quella delle nostre associazioni. Non si sputa sullo Stato. Noi abbiamo a che fare con una rete di oltre 100 imprenditori che si sono ribellati al pizzo e che sono stati tutelati e risarciti dallo Stato. Non possiamo tollerare affermazioni di questo genere.

Sì, ma adesso Valeria Grasso ha fatto un passo indietro e anzi loda lo Stato per l’aiuto che le sta offrendo. Questo cambio di rotta non basta per riprenderla sotto la vostra ala?

“No, perché io non posso sapere se domani la signora Grasso cambierà nuovamente idea e dichiarerà l’opposto. Valeria Grasso fa un uso spregiudicato della sua immagine, il che è in contrasto con il nostro modo di lavorare”.

Valeria Grasso però lamenta di essere stata fin dal principio abbandonata da Addio Pizzo e Libero futuro, già dalla fase immediatamente successiva al processo.
“Questo non è affatto vero, la signora può dichiarare quello che vuole. Le associazioni le hanno offerto tutto l’aiuto possibile in quella fase, forse la Grasso l’ha dimenticato.

Quindi è categorico sulla possibilità di una futura collaborazione tra voi e lei? Queste guerre intestine non fanno male alla lotta alla mafia?
“Ormai la signora Grasso è tutelata dallo Stato, è stata risarcita e ha tutta la protezione che le serve. Noi siamo un’associazione con regole rigide e con uno statuto da rispettare. Non c’è molto da fare. Non credo ci sia nemmeno motivo di sollevare un polverone su questo fatto, perché sarebbe inutile e dannoso, soprattutto per l’immagine della signora”.


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