Con l'emergenza è più ricca | l'industria della munnizza - Live Sicilia

Con l’emergenza è più ricca | l’industria della munnizza

LA DENUNCIA DELLA CGIL
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“Costruire l’emergenza”: è questo il nome della video inchiesta sui rifiuti in Sicilia, che questa mattina la Cgil ha presentato ai giornalisti.Si costruisce un momento di emergenza per potere andare in deroga alle norme e fare ciò che si vuole”. In questa direzione, secondo la segreteria della Cgil, è andata la gestione dei rifiuti in Sicilia dal 1999 ad oggi. “Con la nomina di Cuffaro a commissario straordinario dei rifiuti si fanno ordinanze specifiche per progettare quattro inceneritori, che avrebbero trasformato l’Isola in una ciminiera”. Rifiuti, un affare a peso d’oro.

Poi il piano rifiuti di Pier Carmelo Russo, che pone al centro la raccolta differenziata. E ancora, l’elezione del presidente Lombardo a commissario: “C’è un passaggio poco chiaro – secondo la Cgil – È quello dall’assessore Pier Carmelo Russo al nuovo commissariamento. Perchè si è reso necessario questo nuovo provvedimento? I fatti di questi giorni sembrano rievocare l’emergenza di tre anni fa. Cosa è cambiato?”.

Qualcosa di diverso in effetti c’è e la video inchiesta condotta dal sindacato lo evidenzia: “Il buco di un miliardo di euro. È la discarica più immorale che io conosca”,  afferma Antonio Riolo, della segreteria regionale. Un buco che avrebbe lasciato i Comuni sul lastrico. “Il meccanismo dell’emergenza – continua Riolo – si è attivato anche attraverso un uso subdolo dei lavoratori. Le risorse le hanno utilizzate per pagare i gettoni di presenza, lasciando i lavoratori senza stipendio”. Lavoratori che scioperano. “Munnizza” che inonda le strade.

Un’emergenza, quella siciliana, che i sindacalisti ricollegano con facilità al disastro campano. Già evidente ai tempi degli inceneritori cuffariani, anche “nelle discariche – denuncia la segretaria generale Mariella Maggio – gli affari della mafia sono sbalorditivi”. Il video termina con le proteste del 2007: “Vogliamo attivare una nuova mobilitazione con il sindacato e le associazioni ambientaliste – aggiungono i sindacalisti – per una partecipazione democratica e una soluzione trasparente al problema dei rifiuti, che si basi sulle tre R: riduzione, riciclo e riutilizzo”.

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