Faraone (Pd): "Ecco il buco Amia" - Live Sicilia

Faraone (Pd): “Ecco il buco Amia”

"Le cifre ufficiali sono alterate"
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Quanto? Di più, molto di più. Il buco sarebbe un abisso, perfino peggio delle cifre fin qui note. Di che si parla? Dell’argomento caldo a Palermo. Le perdite di Amia per l’anno di disgrazia 2008, potrebbero essere maggiori dei 179 milioni di euro dichiarati dall’azienda dei rifiuti. La cifra potrebbe essere di circa 230 milioni euro, secondo un preciso e documentato j’accuse. “Da alcune poste di bilancio – dice il capogruppo del Pd al Consiglio comunale Davide Faraone  nel suo atto d’accusa -, appare chiaro che ci troviamo di fronte ad artifici contabili che ‘drogano’ il rendiconto. Ci sono crediti inesigibili che sono stati inseriti come poste per ridurre il debito, ma che in realtà abbiamo ben poche speranze che possano essere riscosse”.  Il catalogo, secondo Faraone, è questo. Il credito a Pea, “iscritto per 10 milioni di euro è di dubbia esigibilità: Pea ha un capitale sociale che sfiora il ridicolo e per il 2008 ha maturato perdite per 1 milion e 600 mila euro e francamente non si capisce come potrebbe fare Amia a recuperare i suoi 10 milioni”. Per Faraone “la voce più ‘pesante’ riguarda i crediti verso i clienti, sono quasi 50 milioni di euro: Coinres e i vari Ato rifiuti che, difficilmente saranno in grado di onorare i loro debiti verso i creditori. Tutti questi sono crediti comunque vecchi di almeno quattro anni, e dovrebbero essere rivalutati al ribasso, cosa che Amia non ha fatto, alterando anche la reale esigibilità del credito”. Un’altra voce che altererebbe il bilancio sarebbe “quella che riguarda i ritardati e i mancati versamenti di imposte e le violazioni contributive degli anni dal 2005 al 2008 – continua Faraone -. Si tratta di oltre 12 milioni contestati dalla Guardia di Finanza e per i quali non è stato creato un fondo accantonamento rischi”. Ce n’è ancora. “Dalla relazione di Kpmg in merito al consuntivo 2008 – insiste Faraone -, sono evidenziati degli sprechi: oltre 3 milioni di euro solo come interessi passivi su conto corrente, 1 milione in interessi passivi verso i fornitori. Queste voci di spesa potrebbero essere risparmiate ai contribuenti solo con una gestione della cassa più attenta”. Dei 54 milioni di euro pagati per il personale, “oltre 4 milioni l’azienda li ha pagati come straordinario ai dipendenti – dice il capogruppo del Pd -. Mi chiedo se non ci sia una contraddizione rispetto al fatto che il sindaco non perde occasione per ribadire che all’ Amia c’é un esubero di dipendenti”.
Nel consuntivo 2008 sono presenti inoltre voci di spesa per consulenze pari a 341mila euro. “Ho presentato un’interrogazione per avere chiarezza e dettagli in merito – dice Faraone – ad alcune voci presenti nella prima nota cassa dell’azienda che sono descritte in maniera enigmatica. Siamo curiosi di sapere infatti a cosa corrispondono i non meglio specificati gli oltre 20 milioni registrati come prestazioni di servizi diversi, o i 719.137 denominati come conto anticipi per gare estere. Ci chiediamo soprattutto cosa aveva da pubblicizzare e promuovere l’Amia nel 2008 per 129 mila euro, se non la sua drammatica e irreversibile situazione economica?”. Chi risponderà?

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